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Ricerca sugli Investimenti

Vantaggi della ricerca sugli investimenti indipendente

Cos’è la ricerca sugli investimenti?

La ricerca sugli investimenti, o ricerca in materia di investimenti, è il processo di analisi e valutazione di potenziali investimenti al fine di prendere decisioni informate.

La ricerca sugli investimenti comporta la raccolta di informazioni su società, settori, mercati e tendenze economiche e sociali per valutare i potenziali rischi e benefici di un investimento.  Comporta anche analisi di bilanci e rendiconti finanziari, valutazione del panorama competitivo e lo studio di fattori macroeconomici e microeconomici.

L’obiettivo finale della ricerca sugli investimenti è scoprire opportunità di investimento ed evidenziarne i potenziali rischi da monitorare.

La ricerca di solito riguarda lo studio e la valutazione di più di un investimento contemporaneamente. Una analisi di un gruppo di attività simili (peers) è vantaggiosa per almeno due motivi:

1. L’analisi di un intero settore o industria, ad esempio, fornisce molte più informazioni di uno studio su una singola impresa che opera in quel settore o industria. Comprendere come sta andando il mercato, quali sono le minacce, le opportunità, le tecnologie esistenti e  future, l’ambiente competitivo (minaccia di nuovi concorrenti, potere dei fornitori e degli acquirenti, minaccia di prodotti sostitutivi, vedi 5 forze di Porter), conoscere le mosse dei concorrenti, sono tutti aspetti che consentono di avere un quadro molto più completo delle potenziali occasioni su cui investire e degli investimenti da cui invece stare alla larga.

2. Confrontare dettagliatamente attività simili contemporaneamente coadiuva il processo di stime del valore equo di un investimento, quindi aiuta a stabilire se un investimento risulta sottovalutato, sopravvalutato o equamente valutato, e a far luce su anomalie dei prezzi ed inefficienze del mercato.

INDICE

Cos’è la ricerca sugli investimenti

Vantaggi della ricerca sugli investimenti

Come utilizzare la ricerca sugli investimenti

I migliori siti web di ricerca sugli investimenti

Metodi di ricerca

Ricerca su fondi di investimento

Vantaggi della ricerca sugli investimenti

La ricerca sugli investimenti può fornire ad investitori e risparmiatori le informazioni e le intuizioni di cui hanno bisogno per prendere decisioni di investimento informate. La ricerca sugli investimenti aiuta ad identificare opportunità, valutare i rischi e sviluppare strategie per raggiungere gli obiettivi finanziari. La ricerca sugli investimenti può anche aiutare gli investitori a comprendere i mercati finanziari e rimanere aggiornati, il che può aiutarli a prendere decisioni migliori.

In definitiva, la ricerca sugli investimenti è utile agli investitori per massimizzare i rendimenti e, nel contempo, minimizzare i rischi. Cosa non da poco!

Ecco una sintesi dei vantaggi della ricerca sugli investimenti:

1. Miglioramento delle decisioni di investimento: la ricerca sugli investimenti può aiutare gli investitori a prendere decisioni più informate. Può fornire preziose informazioni sui rischi e sui benefici associati ai diversi investimenti e sul potenziale di crescita a lungo termine.

2. Aumento dei rendimenti: la ricerca sugli investimenti è d’aiuto nell’identificare gli investimenti con i rendimenti potenziali più elevati, quindi a massimizzare i risparmi nel lungo termine.

3. Riduzione del rischio: la ricerca sugli investimenti può aiutare gli investitori a identificare gli investimenti che offrono il rischio più basso, a ridurre al minimo la loro esposizione al rischio e a proteggere il loro capitale.

4. Diversificazione: la ricerca sugli investimenti contribuisce ad una diversificazione intelligente di portafoglio. Questo a sua volta può contribuire a ridurre il rischio e aumentare i rendimenti a lungo termine.

5. Approfondimenti di mercato: la ricerca sugli investimenti fornisce preziose informazioni sull’attuale contesto di mercato, permettendo di prendere decisioni più informate sugli investimenti.

Come utilizzare la ricerca sugli investimenti

Fare ricerca prima di investire è essenziale per prendere decisioni informate sugli investimenti. Tutti gli investimenti comportano rischi e la ricerca può aiutarli a gestirli. Inoltre, è fondamentale rimanere aggiornati sui propri investimenti e sui mercati per decidere se detenerli, venderli o acquistarne di più.  
Le società di ricerca sugli investimenti gestiscono tutto questo, scoprendo e monitorando un universo di investimenti per i loro clienti.

Mentre la ricerca sugli investimenti è stata per secoli un privilegio riservato a grossi investitori o investitori istituzionali, oggi esistono diversi siti web accessibili online anche da piccoli risparmiatori.

Le società di ricerca sugli investimenti assegnano un voto, un punteggio o, più spesso definito come rating (da non confondere con il credit rating), a ciascun investimento che hanno studiato a fondo. La valutazione di solito va da A (migliore) ad E (peggiore).

Il rating del titolo o del fondo può essere accompagnato da relazioni, grafici, dati finanziari o solo brevi descrizioni del titolo e della tesi di investimento.

Passaggi standard per utilizzare la ricerca sugli investimenti

Ciò che sembra lungo da leggere in realtà richiede solo pochi minuti.

1. Innanzitutto è fondamentale avere un conto broker o una piattaforma di investimento da dove poter operare per conto proprio; spesso, si può investire anche attraverso il proprio conto bancario.  In alternativa, le opzioni disponibili online sono tante e aprirne una è molto semplice (scopri le 5 migliori piattaforme di investimento per il 2023 qui).

2. Dopo essersi iscritti e aver fatto il login sul sito web della nostra società di ricerca, bisognerà ordinare o filtrare gli investimenti migliori, ovvero quelli con voti o rating più alti. Spesso questo ranking viene già fatto automaticamente all’interno di sezioni specifiche del sito, di solito denominate “migliori azioni da acquistare” o “migliori ETF”.
Chi lo desidera, prima di investire su uno specifico titolo o fondo, può effettuare la propria ricerca e andare più a fondo leggendo le informazioni su quello specifico investimento disponibili sulla piattaforma.

3. Il prossimo passo consiste nel costruire un portafoglio di investimenti ripartendo parte o tutta la liquidità disponibile sul proprio conto di investimento, in alcuni o tutti gli investimenti migliori selezionati, in base alle preferenze personali o alle ponderazioni suggerite (1% del totale, 3%, 5%, ecc.).  
Più concentrato è il portafoglio, vale a dire più alte sono le percentuali di ripartizione, maggiore è il potenziale di profitti e perdite.

Lo stesso principio si applica a coloro che hanno già un portafoglio di investimenti ma desiderano ribilanciare o investire più denaro su titoli diversi.

Un altro servizio utile per la costruzione del portafoglio è dato dai cosiddetti portafogli modello, una combinazione di investimenti integrati insieme per raggiungere specifici target di rischio-rendimento.  Il portafoglio modello preferito può semplicemente essere copiato insieme alla ponderazione suggerita per ciascun asset nel portafoglio.

4. Una volta costruito il portafoglio di investimenti, i fuitori di ricerca sugli investimenti non devono preoccuparsi di monitorare o controllare nulla; questo è il bello.  Gli investimenti andrebbero detenuti fino a quando le circostanze sottostanti non sono cambiate o l’investimento ha raggiunto il suo pieno potenziale. Qui le società di ricerca sugli investimenti vengono in aiuto in due modi:

Inviando un avviso (alert) di acquisto o vendita – generalmente tramite newsletter – spiegando le ragioni alla base della posizione aggiornata sull’investimento e l’azione raccomandata da intraprendere (vendere, acquistare, acquistare di più),

Fornendo sin da principio un prezzo indicativo per uscire dalla posizione se sale troppo in alto (take profit) o se scende troppo in basso (stop loss); questo metodo è più adatto agli investimenti speculativi a breve termine.

Prima di investire, i risparmiatori dovrebbero sempre considerare la loro attitudine al rischio, gli obiettivi e l’orizzonte d’investimento.

I migliori siti per la ricerca sugli investimenti

Abbiamo provato quasi tutti i siti web di ricerca indipendente sugli investimenti disponibili al mondo.

Qui elencheremo solo quelli che secondo noi sono i migliori, insieme ai loro pro e contro.

Sito webLogoProContro Fascia di prezzo*
www.gainshore.com  
Gainshore si occupa di ricerca sugli investimenti
L’unica ricerca sugli investimenti che non richiede tempo o competenza in ambito finanziario. Focus sull’analisi qualitativa ad alto valore aggiunto. Educazione finanziaria e supporto completo gratuito. Approccio user-friendly.Non la soluzione migliore per investitori esperti che vogliono dedicare molto tempo a fare le proprie ricerche.€199 – €399

Comprende garanzia di performance**
www.seekingalpha.comSeekingAlpha si occupa di ricerca sugli investimentiIdeale per investitori esperti che desiderano aver accesso a molte informazioni qualitative e quantitative.Non adatto a persone che vogliono dedicare poco tempo alla gestione dei propri investimenti o non hanno esperienza finanziaria. La valutazione qualitativa non è sempre affidabile.$199 – $499

Comprende garanzia di performance
www.zacks.com  Zacks è un provider di ricerca sugli investimentiL’ indice di sorpresa degli utili è la loro punta di diamante; adatto per speculazione e investimenti a breve termine.Sembra avere un deficit sull’analisi qualitativa e la ricerca orientata al lungo termine, poiché le valutazioni e i rating cambiano troppo spesso.$249 – $2995

Comprende garanzia di performance
www.valueline.com  Value Line è specializzata in ricerca sugli investimenti Approccio molto allineato ai concetti dell’Intelligent Investing.  I report incorporano tabelle di dati molto utili e faticosi da reperire.Non adatto a persone che non hanno tempo o esperienza finanziaria.$199 – $795
www.alphaspread.comlogo AlphaspreadTra i più affidabili siti di ricerca quantitativa che include, nella dashboard principale, il calcolo del valore intrinseco di ogni titolo azionario. Include azioni non americane.Adatto solo ad esperti del settore.$180 – $2400
*I costi di sottoscrizione, nel più dei casi, sono inferiori ai costi occulti legati all’investire in maniera convenzionale.
**Le società di ricerca sugli investimenti più serie, può sembrare incredibile, rimborsano i loro clienti per intero in caso le loro raccomandazioni di investimento dovessero avere un rendimento ponderato minore dell’indice di mercato.

Metodi di ricerca sugli investimenti

I metodi di ricerca sugli investimenti convergono in due diversi tipi principali: analisi tecnica e analisi fondamentale.

Analisi tecnica

L’analisi tecnica è una forma di analisi dei grafici che utilizza i dati di prezzo e volume. I grafici vengono analizzati utilizzando vari indicatori al fine di prevedere la direzione dei prezzi nel futuro.
Diversi siti web come www.investing.com, così come la maggior parte dei broker online, forniscono gratuitamente segnali di analisi tecnica basati su algoritmi o sondaggi tra traders.

Mentre l’analisi tecnica può essere utile sotto certi aspetti, diversi studi ne hanno mostrato parecchi limiti. In generale, i benefici dell’analisi tecnica non sono paragonabili all’analisi fondamentale, alla quale dedicheremo molta più attenzione.

Analisi fondamentale

L’analisi fondamentale si riferisce al processo di studio del valore intrinseco o fair value di titoli finanziari allo scopo di trovare le migliori opportunità per realizzare profitti.

Il fine principale dell’analisi fondamentale è determinare se un titolo è sottovalutato, valutato correttamente (fair-valued), o sopravvalutato e quindi prendere una decisione informata per massimizzare il potenziale di guadagno: acquistare, astenersi dall’acquistare, vendere.

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Warren Buffet ha definito il valore intrinseco come il prezzo che un acquirente informato pagherebbe per l’intera azienda ed i suoi flussi di cassa futuri. Il processo di determinazione del valore intrinseco di un’impresa è una forma d’arte; comporta un approccio qualitativo e quantitativo multidisciplinare.

Il margine di sicurezza è un principio di Intelligent Investing, secondo cui gli investitori acquistano un titolo solo quando il prezzo di mercato è significativamente inferiore al suo valore intrinseco. Un margine di sicurezza è un cuscinetto che consente di sostenere alcune perdite senza effetti negativi significativi.

Analisi quantitativa vs qualitativa

L’analisi quantitativa misura i dati quantitativi e utilizza metriche basate su cifre numeriche, come formule, rendiconti finanziari, percentuali e statistiche.

Il calcolo dei ricavi e degli utili operativi di un’azienda per segmento di business è un esempio di analisi quantitativa.

Nella ricerca su azioni (equity research), l’analisi quantitativa comporta l’esame di anni di relazioni e rendiconti finanziari di società – conto economico, stato patrimoniale, prospetto dei flussi di cassa e note di bilancio – per valutare in definitiva le prospettive di crescita e lo stato di salute di una società valutandone i seguenti aspetti:

  • Crescita (vendite, profitto lordo, costo del venduto, spese operative, ricerca e sviluppo, reddito operativo, utili, ecc.)
  • Redditività (margini, rendimento del capitale, ecc.)
  • Liquidità a breve termine e solvibilità a lungo termine (movimenti dell’inventario di magazzino, crediti vs liquidità a breve termine, ammontare del debito, leva finanziaria, indice di copertura degli interessi, ecc.)
  • Generazione di flussi di cassa e qualità del reddito (liquidità derivante da attività operative, di investimento e di finanziamento, variazioni del capitale circolante, investimenti in beni strumentali, fusioni e acquisizioni, ecc.)
  • Efficienza (rotazione degli asset, ciclo di conversione di cassa, ecc.)
  • Rischio operativo (punto di pareggio, leva operativa)
  • Valutazione (valutazione relativa e intrinseca, multipli di mercato).

L’analisi qualitativa, invece, può essere descritta come il processo di andare oltre i risultati dell’analisi quantitativa per indagare in aspetti più minuziosi del business e del settore a cui appartiene.

La ricerca qualitativa comporta, tra le altre cose, l’analisi della competizione (5 forze di Porter, Analisi SWOT e simili), del comportamento dei consumatori e dei concorrenti, dell’andamento del settore, della gestione manageriale e delle politiche aziendali, insieme ad una indagine degli elementi da approfondire venuti a galla dall’analisi quantitativa preliminare.

I modelli finanziari, gli algoritmi e l’intelligenza artificiale possono essere di grande aiuto nella ricerca sugli investimenti, tuttavia non saranno mai in grado di dare lo stesso valore aggiunto dell’analisi qualitativa.  

L’analisi qualitativa “manuale” fa la differenza quando si prendono decisioni informate sugli investimenti, principalmente per due motivi:

  1. Il fatto imprescindibile che ricerca e analisi sugli investimenti richiedono un’interpretazione personale e interconnessioni con diverse discipline che vanno al di là dei numeri e dell’economia.
  2. La contabilità non è una scienza esatta. I principi contabili rappresentano criteri e regole stabilite perché i bilanci riflettano la posizione economica di un’organizzazione nel modo più affidabile possibile; tuttavia, in pratica, l’applicazione delle regole contabili presenta un vasto grado di soggettività, giudizio ed interpretazione.  Con la contabilità, non esiste una relazione causa-effetto.

La filosofia è come essere in una stanza buia e cercare un gatto nero.
La metafisica è come essere in una stanza buia e cercare un gatto nero che non c’è.
La religione è come essere in una stanza buia e cercare un gatto nero che non c’è e gridare: “L’ho trovato!”
La scienza è come essere in una stanza buia alla ricerca di un gatto nero mentre si usa una torcia.

Sfortunatamente, molti analisti si affidano maggiormente alla ricerca quantitativa piuttosto che qualitativa. Inoltre, utilizzando tecniche che fanno affidamento su proiezioni prospettiche dei dati, rischiano di essere fuorvianti in quanto basate su troppe ipotesi e stime.

Gainshore è tra le poche aziende che antepongono le persone reali e la ricerca qualitativa all’Intelligenza Artificiale e ai metodi quantitativi; questa è la formula del nostro successo.

Esempi di analisi fondamentale

Investire ciecamente in azioni senza condurre un’analisi fondamentale può comportare perdite significative; sebbene la maggior parte delle persone associ i crash finanziari alla bolla delle dot-com del 2008-09, esempi di investimenti sopravvalutati che scoppiano e precipitano in modo spaventoso accadono frequentemente.

Rivian Automotive è un esempio lampante dei rischi di ignorare l’analisi fondamentale. Rivian Automotive è un produttore americano di veicoli elettrici famoso per i suoi SUV e pickup elettrici che possono essere adattati alle specifiche dei clienti, come Amazon (con cui Rivian è in partnership).

La società si è quotata in Borsa attraverso un’offerta pubblica iniziale (IPO) nel novembre 2021 (leggi di più sulle azioni IPO per capire perché non investire mai in IPO). 153 milioni di azioni sono state vendute ad un prezzo di offerta iniziale di $ 78,00, valutando la società $ 66,5 miliardi. Nel suo primo giorno di negoziazione, il titolo ha chiuso a $ 100,73 per azione raggiungendo $ 170 nei giorni successivi, portando la capitalizzazione della società a oltre $ 150 miliardi, più del valore di Ford, Volkswagen e Fiat-Chrysler (Stellantis) messe insieme, mentre Rivian era  in perdita (lo è ancora oggi) e le sue vendite di autoveicoli rappresentavano solo il 3% circa delle vendite di Ford  e il 2% di Volkswagen.

Non sorprende che le azioni della società abbiano perso oltre il 90% del loro valore da allora.

Ricerca sui fondi di investimento

La ricerca sui fondi di investimento consente agli utenti di scoprire i migliori fondi disponibili all’interno di una categoria specifica (ad esempio, azioni asiatiche o obbligazioni high yield ad alto rendimento) e di escludere i fondi che storicamente hanno registrato performance peggiori a causa di una cattiva gestione degli investimenti, costi più elevati  o altre ragioni.

La ricerca sui fondi di investimento si sviluppa attorno allo studio dei fondi, principalmente fondi comuni di investimento ed ETF, per valutare i migliori schemi di investimento disponibili tra opzioni simili.

Questo è il lavoro che consulenti finanziari e robot advisors – tipo Money Farm – dovrebbero fare, supponendo che forniscano consulenza indipendente.
Banche e consulenti tradizionali, cioè non indipendenti, si limitano invece ad offrire i prodotti del loro marchio di casa o quelli che pagano loro le commissioni più elevate. Il 95% delle persone in Italia si affida ancora a quest’ultimi, leggi questo articolo per saperne di più.

Descriveremo il processo e forniremo alcuni esempi per mostrare di cosa tratta la ricerca sui fondi.

1. Filtraggio iniziale

Supponiamo di voler cercare i migliori fondi che investono in azioni Europee, e abbiamo davanti diverse opzioni che possiamo scegliere dalla nostra piattaforma di investimento.

Per essere sicuri di confrontare mele con mele, il punto di partenza è accertare che il nostro gruppo di fondi abbia una strategia d’investimento simile, investa nelle stesse classi di attività (azioni europee nel nostro caso) e segua lo stesso benchmark (ad esempio l’Euro Stoxx 50).

Per avere conferma che stiamo sulla strada giusta, la cosa più semplice da fare è cercare la scheda informativa più recente del fondo, il KIID, o il memorandum per controllare la descrizione della strategia di investimento ed il benchmark. Supponiamo sempre di essere alla ricerca di un fondo azionario europeo. In questo caso, per esempio, ignoreremo qualsiasi fondo che possa investire in azioni globali, azioni convertibili o obbligazioni societarie.

Per fare un ulteriore passo avanti, all’interno della scheda informativa del fondo o del KIID, potremmo dare un’occhiata ai dati e ai grafici del portafoglio di investimento che illustrano la ripartizione geografica, settoriale, le azioni principali, ecc., e confrontarli con il gruppo di fondi che stiamo analizzando.

La scheda informativa di un ETF è utile per effettuare ricerca sui fondi di investimento
Dati di una scheda informativa di un fondo d’investimento.

Infine, potremmo esaminare il livello di rischio del fondo, che di solito va da 1 (minimo) a 7 (massimo): queste metriche sono basate sulla volatilità dei rendimenti. Se i livelli di rischio dei fondi differisce di più di una cifra, ciò potrebbe indicare una diversa strategia di investimento o un indice molto vasto (questo accade frequentemente con i fondi obbligazionari), un limite che deve essere considerato quando si intraprende ricerca sui fondi di investimento.

 2. Track Record storico

Una volta che saremo soddisfatti della prima scrematura, ci renderemo conto che alcuni dei fondi sono più longevi poiché sono stati lanciati prima di altri.

La lunghezza del track record è qualcosa da considerare. In teoria, i fondi con una storia più lunga dovrebbero essere preferiti rispetto ai fondi con un track record breve; questo è particolarmente vero per i fondi speculativi, di cui molti falliscono – hanno dimostrato diverse ricerche – alla prima congiuntura economica negativa.

Un track record più lungo dà anche maggiori garanzie sulla omogeneità dei risultati.

3. L’extra rendimento – Alfa

Il punto più critico, soprattutto per i fondi a gestione attiva, è valutare la capacità del gestore del fondo di generare rendimenti netti più elevati, il cosiddetto Alfa.  
Quindi, se il fondo A e il fondo B hanno la stessa strategia ed una performance cumulativa del 20% e del 15% tra gennaio 2020 e dicembre 2022, A è il fondo migliore? Non necessariamente, non è così facile.

I dati sulla performance storica sono utili per effettuare ricerca sui fondi di investimento

La performance dei fondi è influenzata anche dal cosiddetto Beta, la volatilità del portafoglio del fondo rispetto al mercato (il nostro benchmark).  Il Beta indica la sensibilità tra il fondo e il benchmark; per definizione, il beta del benchmark è 1.  In teoria, i titoli con Beta > 1 oscillano più del benchmark, sia al rialzo che al ribasso. Al contrario, i titoli con < 1 in Beta presentano una volatilità inferiore rispetto al benchmark nel suo complesso.

Tornando al nostro esempio, se il portafoglio A del fondo ha ottenuto risultati migliori semplicemente perché aveva un Beta superiore a B del fondo, potrebbe significare che il fondo A ha battuto il fondo B unicamente perché ha preso più rischi di B; quindi A potrebbe non essere la scelta ottimale da un punto di vista di rendimento corretto per il rischio.    

La metrica chiave da ricercare, Alfa, disaggrega il fattore Beta rispetto alla performance sottostante, mettendo in luce il rendimento extra generato sullo stesso indice non dovuto al fattore Beta.  

Il calcolo del Alfa è di fondamentale importanza quando si confrontano fondi di investimento

Un Alfa di 5 significa che l’investimento ha sovraperformato il suo indice di riferimento del 5%. Un Alfa di -1 significa che l’investimento ha sottoperformato il suo indice di riferimento dell’1%. Se l’alfa è zero, il suo rendimento corrisponde al benchmark.

Un fondo con un alfa netto più elevato è preferibile rispetto a un fondo con un alfa netto inferiore, anche se quest’ultimo dovesse avere un indice di costo inferiore (vedi più avanti).

Se un fondo gestito attivamente ha un Alfa lordo inferiore al suo indice di spesa, è più ottimale investire in un ETF o in un fondo indicizzato che segue la stessa strategia (vedi di più qui).

Indice di Sharpe, Sortino e Information ratio

Tre misure famose per accertare che la performance sia corretta per il rischio sono l’Indice di Sharpe, l’Indice di Sortino e l’Information ratio. Più alto è il coefficiente, meglio è.

L’indice di Sharpe rappresenta il rendimento del portafoglio oltre il rendimento del tasso privo di rischio (risk-free rate), diviso per la deviazione standard del portafoglio (radice quadrata della volatilità).  

L’Information ratio differisce dallo Sharpe ratio in quanto ha al numeratore la differenza tra il rendimento del portafoglio e il rendimento del benchmark. Il denominatore dell’Information ratio è il cosiddetto tracking error, la volatilità dei rendimenti in eccesso rispetto al benchmark.  Un tracking error basso significa che il portafoglio batte costantemente l’indice nel tempo. Un tracking error elevato significa che i rendimenti del portafoglio sono più volatili nel tempo e non superano il benchmark in maniera consistente.

Mentre lo Sharpe e l’Information ratio confrontano i rendimenti con la volatilità di tali rendimenti, il Sortino Ratio considera solo la volatilità negativa; quindi, è un parametro molto migliore a cui fare riferimento.

Performance vs Variance
Il fondo Amundi MSCI Europe Quality Factor sembra avere il miglior profilo rischio-rendimento tra i fondi considerati in questo esempio.

Basati sul CAPM e sulla moderna teoria del portafoglio, questi parametri hanno diverse limitazioni nel mondo reale. Uno degli svantaggi più rilevanti è che sia Alpha che Beta sono misure storiche delle performance storiche, così come la volatilità. Un altro problema è che quest’ultima viene considerata sempre in maniera sfavorevole nonostante la formula stessa della volatilità includa movimenti negativi ma anche positivi del prezzo dei titoli rispetto alla media.
L’Intelligent Investing va al di là delle gravi limitazioni della moderna teoria del portafoglio, insegnata in tutta le università di economia del mondo come Vangelo.

4. Spese del fondo

I gestori degli investimenti devono affrontare delle spese per gestire un fondo.

Il cosiddetto TER (Total Expense Ratio) – obbligatoriamente indicato nei documenti del fondo – esprime i costi totali annuali in percentuale del patrimonio gestito (AUM, assets under management) per ciascuna classe di unità del fondo (le classi retail riservate ai piccoli investitori sono solitamente più costose delle classi istituzionali poiché le loro dimensioni sono inferiori, inoltre pagano commissioni di retrocessione – a banche e consulenti non indipendenti – più elevate.)

Il TER comprende la commissione di gestione, i costi di marketing, le spese di transazione, le commissioni di deposito, ecc.

Un TER inferiore è preferito a un TER più elevato, ma come spiegato in precedenza, non dovrebbe essere il primo parametro da considerare quando si confrontano i fondi comuni di investimento.

Il TER è più rilevante quando si confrontano gli ETF, ma vi sono caratteristiche altrettanto importanti da considerare (maggiori informazioni di seguito).

5. Turnover ratio

Il turnover ratio o più semplicemente, il rapporto di rotazione degli investimenti, indica la frequenza delle operazioni di acquisto e vendita all’interno del portafoglio del fondo.

Uno dei principi dell’Intelligent Investing è quello di perseguire un basso turnover ratio.

Un basso turnover significa rendimenti netti più elevati grazie a minori commissioni di transazione e imposte minime (poiché nessuna imposta sulle plusvalenze è dovuta fino a quando i titoli non vengono venduti, se il guadagno viene lasciato crescere, il potere del tasso di interesse composto avrà i suoi migliori frutti). Inoltre, un gestore di portafoglio con un basso rapporto di rotazione potrebbe essere indice di decisioni di investimento valide, prese solo dopo lunghe ricerche e analisi, poiché le tesi di investimento delle migliori opportunità di investimento da detenere a lungo termine cambiano raramente.

Specifiche della ricerca sugli ETF

Metodo di replica

Gli ETF replicano o “copiano” un particolare benchmark o indice, un paniere di titoli raggruppati in base ad alcune caratteristiche che hanno in comune, ad esempio il loro settore, la geografia o la capitalizzazione di mercato.

Gli ETF possono avere due metodi di replica:

Replica fisica: l’ETF investe e detiene efficacemente i titoli sottostanti in base alla ponderazione dell’indice.

Replica sintetica: l’ETF stipula un prodotto derivato (swap) che imita i risultati dell’indice. Il contratto derivato è stipulato con una banca, quindi questo tipo di replica presenta il rischio di controparte.

La replica fisica deve essere sempre preferita alla replica sintetica.

Bid-Ask Spread

Gli ETF vengono scambiati come azioni nei mercati dei cambi regolamentati e, come qualsiasi titolo negoziato in borsa, hanno quotazioni bid e ask, che rappresentano le quotazioni a cui acquirenti e venditori sono disposti a scambiare quote di quello specifico ETF. 

Spread più ampi significano costi più elevati per gli investitori e possono essere sintomatici di una minore liquidità.

Gli investitori devono sempre dare la preferenza ad ETF con spread denaro-lettera ridotti.

Liquidità sottostante

Gli investitori dovrebbero scegliere fondi che investono in indici altamente liquidi per evitare situazioni di stress in caso di turbolenza del mercato.

Tracking Error

L’obiettivo dei fondi ETF è quello di replicare un indice.

Gli ETF in grado di replicare al meglio l’indice in cui investe presentano tracking error inferiori e sono da prediligere.

Fornitore del ETF

La reputazione del fornitore del ETF è un altro aspetto da considerare quando si seleziona un ETF.

Due inconvenienti della ricerca sugli investimenti

1. Sapere tutto su un investimento non garantisce di sapere tutto su quell’investimento … Ci possono essere diverse ragioni per cui una tesi di investimento potrebbe risultare imprecisa col trascorrere del tempo: può sempre manifestarsi qualche catalizzatore di eventi imprevisto che potrebbe improvvisamente cambiare la base di una forte tesi di investimento; inoltre, il management potrebbe aver nascosto informazioni significative o i bilanci potrebbero essere stati manipolati.  

Pertanto, una ricerca d’investimento di successo non esclude la necessità di diversificazione degli investimenti.

2. La ricerca sugli investimenti è un lavoro che richiede moltissimo tempo.  Oltre alla necessità di un’enorme dose di tempo e pazienza, esige competenze multidisciplinari che si possono padroneggiare solo dopo decenni di esperienza nel settore.

Nonostante la ricerca sugli investimenti sia stata perlopiù limitata a quel piccolo insieme di persone con un’ampia conoscenza in ambito finanziario, i risultati che ne nascono fuori possono essere di inestimabile aiuto a tutti coloro che hanno risparmi e desiderano moltiplicarli ad un ritmo più elevato assumendo nel frattempo rischi inferiori.  

Per questo motivo, è nata Gainshore, l’unica soluzione ideale anche per persone più inesperte o che non hanno la possibilità o intenzione di dedicare tempo all’analisi finanziaria.

Questo breve video pubblicitario riassume cos’è la ricerca sugli investimenti.

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